Assenza, acuta presenza!
Pubblicato da Marialaura Baronti Marchiò in Emozioni · 5 Marzo 2021
In questi giorni mi sono chiesta cosa significhi esattamente accompagnare chi è ormai arrivato alla fine della propria vita, specie quando è qualcuno a cui vogliamo un gran bene... la risposta la sto ancora focalizzando, poichè le emozioni che provo in questo momento sono tantissime e non mi è facile ascoltarmi. Sento comunque che ha a che fare con il non riuscire a definire, con le parole consuete, il momento in cui tutto è avvenuto e tutto è cambiato irreversibilmente... sento che non è un "ho perso", non è un "ci ha lasciati", non un "è venuta a mancare", e neanche un "non c'è più"...
E' più qualcosa che a ha a che fare con "abbiamo condiviso e parlato della paura del finire riuscendo a non averne paura", ha a che fare con "abbiamo fatto insieme una 'prova generale' come se quel momento fosse arrivato quando ancora non lo era; abbiamo simulato 'giocosamente' cosa avrei fatto io e cosa avrebbe fatto lei e poi ci siamo mangiate un gelato insieme".
Accompagnarla è stato per me sicuramente un lasciarla andare nella certezza che potesse farcela, ed un suo lasciare andare me nella certezza che Io potessi farcela...
Quando il momento è arrivato, è come se ci fossimo dette:
"OK, Marialaura, è ora... io vado! "...
"si, zia, vai... io resto qui ed è tutto OK... andrà tutto bene!"
La sua assenza è un'acuta presenza... mi manca tanto ed è fortemente con me in ogni momento...